Con le crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, l’instabilità geopolitica e l’incertezza nei mercati finanziari, gli investitori individuali e istituzionali sentono sempre di più l’esigenza di cercare rendimenti finanziari interessanti che contribuiscano allo stesso tempo ad ottenere un impatto positivo sulla società.
Per questo, nel settore degli investimenti, è sempre più importante per un’azienda essere in linea con i temi della sostenibilità ESG (Environmental, Social e Governance).

Perché gli investitori stanno dando sempre più importanza alla selezione di investimenti “ESG compliant”?
Per la consapevolezza che le aziende che hanno a cuore gli interessi di tutti i propri stakeholders saranno quelle che usciranno più forti dalla crisi.

Environmental
Cosa significa nello specifico Environmental?

Per Environmental si intendono i criteri di sostenibilità legati in modo specifico all’ambiente.
Un’azienda per essere considerata in linea con questi principi deve attuare tutte quelle iniziative e azioni che hanno come obiettivo quello di ridurre il più possibile l’impatto che la sua attività ha sull’ambiente e sul territorio.

Un esempio classico è il contenimento delle emissioni di anidride carbonica o porre particolare attenzione sul cambiamento climatico, ma non si tratta soltanto di questo.
Il riscaldamento globale è sicuramente uno dei temi più conosciuti quando si parla di investimenti sostenibili, ma non è l’unico problema, i rating ESG infatti comprendono un’ampia gamma di considerazioni all’interno di ciascuna delle tre categorie (Environmental, Social e Governance).

Nel caso specifico della E di ESG ci sono delle sottocategorie e problemi tipici che vengono utilizzati per analizzare il grado di sostenibilità di un’azienda.

Quali sono i criteri ambientali

I criteri ambientali, come detto in precedenza, riguardano i passaggi che un’azienda deve seguire per preservare l’ambiente dai possibili rischi.

Nello specifico per criteri ambientali si intendono le azioni relative al:

• Monitoraggio e Riduzione delle emissioni di gas serra
• Utilizzo di fonti rinnovabili
• Utilizzo di materiali sostenibili
• Riduzione del consumo idrico
• Riduzione generale dei rifiuti, riuso e riciclo
• Utilizzo di imballaggi sostenibili
• Miglioramento dei processi della catena di fornitura
• Prevenzione all’inquinamento dell’aria e dell’acqua.
• Prevenzione della deforestazione
• Tutela delle biodiversità e habitat

In Europa, soprattutto dopo l’assemblea generale dell’ONU del 2015, che ha come fine il raggiungimento, entro il 2030, di obiettivi atti a “trasformare il pianeta”, la maggior parte delle aziende ha iniziato ad adattarsi a queste esigenze, facendo della sostenibilità e del progresso ambientale una parte fondamentale delle loro operazioni.
In questo modo l’investimento ESG è entrato a far parte delle azioni strategiche da parte degli investitori per la costruzione del proprio portfolio.

Agenda ONU 2030 cosa prevede

L’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Si tratta di propositi che “mirano a realizzare pienamente i diritti umani di tutti e a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. Sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: la dimensione economica, sociale ed ambientale. Gli Obiettivi e i traguardi stimoleranno nei prossimi 15 anni interventi in aree di importanza cruciale per l’umanità e il pianeta”. (fonte: Documento Assemblea)

Il fine dell’agenda Onu è di raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2030.

Per quanto riguarda il lato ambientale, nello specifico, si legge:
“Siamo determinati a proteggere il pianeta dalla degradazione, attraverso un consumo ed una produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico, in modo che esso possa soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future.”

Impatto dei fattori ESG sulle aziende

I fattori ESG possono avere notevoli impatti sulle performance finanziarie delle aziende.
Ad esempio, nel 2015 l’Epa, l’agenzia statunitense per la protezione ambientale, accusa Volkswagen di avere illegalmente usato un software per aggirare le normative sulle emissioni di ossidi di azoto. È lo scandalo Dieselgate, che è costato all’azienda 20 miliardi di dollari, oltre ad aver visto un drastico calo delle azioni della società durante lo scandalo.

L’indagine di Green Peace

Nel 2018 Green Peace rivela le 5 peggiori aziende inquinanti.
Secondo il suo reportage, oltre il 75% dei rifiuti, raccolti durante un progetto di bonifica durato tre mesi, era composto da plastica. In tutto il mondo, grazie a 239 missioni di bonifica intraprese in 42 paesi, è stato possibile aiutare Greenpeace a creare una dettagliata mappa dei rifiuti oceanici.

Questa istantanea globale ha rivelato che gli involucri di caramelle sono stati l’oggetto più comune trovato, seguito da bottiglie in polietilene, bicchieri per bevande usa e getta, tappi di bottiglia. A livello globale sono quindi state identificate le prime cinque aziende inquinanti: Coca-Cola Company è stata nominata come la principale, seguita da PepsiCo., Nestlé, Danone e Mondelez International.
Nestlé ha risposto alla classifica affermando che il vero problema consiste nello smaltimento improprio dei materiali riciclabili, sostenendo che i risultati dimostrano un bisogno chiaro e urgente per lo sviluppo di infrastrutture adeguate per gestire efficacemente i rifiuti in tutto il mondo.
Il marchio ha inoltre aggiunto che si sta operando per rendere riutilizzabile o riciclabile il 100% dei suoi imballaggi entro il 2025 e che sta esplorando soluzioni di imballaggio con i suoi partner per ridurre l’uso di plastica e sviluppare nuovi approcci per eliminarla.
Allo stesso modo, PepsiCo si è dimostrata propensa a rendere i suoi imballaggi riciclabili, compostabili o biodegradabili entro il 2025 oltre a cercare di aumentare i tassi di riciclaggio e ridurre gli imballaggi.

Sempre più governi in tutto il mondo stanno introducendo politiche ambientali rigorose e l’incapacità di un’azienda di rispettare gli standard può comportare sanzioni significative. Inoltre, la politica ambientale irresponsabile dell’azienda può danneggiare aree delle sue operazioni e di conseguenza limitare la capacità operativa dell’azienda stessa.

Le top aziende ESG secondo Investor.com

Top 100 esg

Fonte Investor.com

Investor.com ha recentemente stilato una classifica delle top 100 aziende ESG. Tra la classifica compaiono grandi aziende note, come Microsoft, Nvidia o Salesforce.

Quest’ultima, ad esempio, ha messo in atto alcune importanti iniziative ESG: ha aderito all’UN Global Compact, una piattaforma che consente alle aziende di allinearsi a pratiche aziendali responsabili e ha recentemente lanciato Salesforce Sustainability Cloud, un sistema che consente alle aziende di monitorare, analizzare e riportare con precisione i dati ambientali necessari per sviluppare approcci di sostenibilità efficienti. Azioni queste che possono in definitiva aiutare nella riduzione complessiva delle emissioni di carbonio.
All’inizio del 2020, inoltre, l’azienda ha lanciato 1t.org, un’iniziativa per connettere, potenziare e mobilitare il ripristino globale di 100 milioni di alberi.

La sostenibilità ambientale è una delle esigenze più urgenti del nostro tempo e il mondo della tecnologia ha già fortunatamente attuato dei piani per ottenere un futuro migliore.

ClubDealOnline è consapevole dell’importanza e dell’esigenza di offrire investimenti sostenibili, per questo, con Prometeia ha sviluppato un framework per la valutazone delle aziende in chiave ESG integrando questi paramentri all’interno del processo di valutazione e selezionando per i suoi investitori opportunità di investimento che rispondano ai criteri ESG.

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